Dopo il grande successo riscontrato a giugno, nelle giornate di domenica 12 e sabato 18 luglio siamo riusciti a riproporre altri due trekking fotonaturalistici in cima ai picchi più alti dei Monti Martani, in Umbria.

Accompagnati dallo zoologo Riccardo Mattea, siamo partiti in entrambe le giornate alle 6:30, orario perfetto per ascoltare i primi canti dell’avifauna locale ed osservare i Passeriformi in attività nelle ore più fresche.

Attraversando le leccete ad una quota di circa 800-850 m s.l.m., abbiamo potuto osservare le ultime orchidee selvatiche estive quali la Cephalanthera rubra, osservata anche durante il primo trekking, ed una specie di giglio caratteristico degli ambienti mediterranei, il Giglio di San Giovanni (Lilium bulbiferum).

Seguendo il percorso abbiamo poi raggiunto le zone adibite a pascolo, caratterizzate da muretti a secco, cespugli di rovi e roverelle; zone predilette per la nidificazione di Averla piccola (Lanus collurio), Upupa (Upupa epops) e Culbianco (Oenanthe oenanthe). Qui abbiamo avuto la fortuna di osservare il Culbianco intento nello svezzamento della prole.

Salendo in quota ci siamo immersi nelle verdi faggete caratteristiche del versante nord della montagna Torre Maggiore. Lungo il sentiero è stato possibile incontrare una spiumata di Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) probabilmente predato da uno Sparviere (Accipiter nisus) ed anche qualche pelo di Tasso (Meles meles) lasciato lungo la sua strada.

Raggiunta la cima del monte a 1120 m s.l.m., dove è situato un tempio pagano del V secolo a.C., ci siamo permessi una breve sosta accompagnata da una digressione storica sugli antichi abitanti del luogo.

Dopo un breve pasto abbiamo iniziato la discesa in direzione delle macchine. Attraversando prati con fioriture di Elicriso (Helicrisum italicum) e di Salvia campestre (Salvia pratensis), ci siamo imbattuti in una miriade di farfalle tra cui Podalirio (Iphiclides podalirius) e Macaone (Papilio machaon).

Entrambi i trekking si sono conclusi con la visita di un laghetto artificiale di quota, nel quale è stato possibile osservare larve e adulti di Tritone crestato (Triturus carnifex).

Le escursioni in Umbria guidate da Riccardo Mattea torneranno a settembre, non vediamo l’ora!

Condividi: